“Vision in motion” per i 30 anni dalla caduta del Muro

Vision in motion Berlin

Una volta c’era un muro spesso, fermamente ancorato al terreno per dividere due “proprietà” in opposizione. Ora, c’è un tappeto volante che fluttua morbido e leggero, senza appoggiarsi in nessun punto al suolo. “Vision in Motion” ribalta la prospettiva storica e crea un nuovo campo di significato: l’opera firmata da Patrick Shearn per la commemorazione dei 30 anni dalla caduta del Muro di Berlino annulla la tradizionale “firmitas” della barriera fisica per realizzare una distesa aerea e colorata, priva di gravità. 

Lì, dove dal 13 agosto del 1961 al 9 novembre del 1989 la “cortina di ferro” aveva impedito la libera circolazione delle persone tra il territorio della Germania Est e Ovest, c’è ora un’installazione fatta di circa 120.000 strisce di tessuto giallo, verde acqua, blu, viola, fucsia. Sui nastri sono impressi 30.000 messaggi, scritti per l’occasione dal popolo tedesco e dalla comunità mondiale, per rievocare le tragiche vicende di questa linea, invalicabile. 

Nell’opera di Shearn il muro si frantuma, esplode in migliaia di frammenti che galleggiano e disegnano un corteo di pace di 130 metri, diretto verso la porta di Brandeburgo.  

Beatrice Vegetti

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