Universo terracotta

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Chi l’ha detto che la terracotta è sorpassata?

Per chi (come me) è da sempre abituato ad avere foreste di vasi in giro per casa, la terracotta è un materiale familiare, che ispira calore ed evoca idee di artigianalità e autenticità. La terracotta, vive infatti al di là delle mode di Instagram e dello scorrere del tempo. È immortale. E se c’è qualcuno che con scarsi risultati si ostina a iscriversi a laboratori serali (o seriali) per imparare a maneggiarla (ndr. …parlo di me), ci sono altri che alla terracotta hanno dato una forma più dignitosa, attuale e sorprendente, accendendo un riflettore sulle sue caratteristiche uniche, in architettura così come nel design.

È un esempio Patricia Urquiola, che per Mutina ha disegnato la collezione Celosia, al tempo stesso rivestimento tridimensionale o elemento di costruzione dal forte carattere ornamentale per separare gli ambienti.

Matteo Brioni con la terra cruda ha plasmato la collezione Arazzi, serie di elementi decorativi a parete, completamente su misura e in differenti finiture.

Jaime Hayon ha trasferito nella terracotta il suo spirito super pop. Ne è nata una collezione di vasi per BD Barcelona, già esposti a Milano al Fuorisalone 2019 in occasione della mostra Inspired in Barcelona, compendio del migliore design catalano.

Sempre nel circuito del Fuorisalone lo studio MasQueSpacio ha ideato un’installazione site-specific per celebrare il centenario della fornace Poggi Ugo. Nello spazio la terracotta fa da ponte tra passato e presente e tra natura e artificio. Un materiale immortale.

E se San Marco Terreal ha presentato la collezione Habitat, con superfici in terracotta in diverse finiture pensate per rendere unico lo spazio living, meno pregiata ma sicuramente più irriverente è stata l’idea del Museo della Merda di Castelbosco (Piacenza), che ha dato una seconda vita (in completa sicurezza) a un materiale decisamente poco nobile, creando piastrelle di…Merdacotta®.

Ivan Granolla

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