Lapitec: a bordo piscina e in immersione

Lapitec 01

Nella sua gamma di finiture sono comprese quelle extra-ruvide con alto coefficiente di attrito, mentre la sua superficie risulta in ogni caso completamente priva di pori e resistente a muffe e batteri: due proprietà che rendono Lapitec un materiale ideale per l’applicazione in outdoor e soprattutto per le piscine, dove può essere utilizzato anche in immersione.

Grazie alla sua composizione e al processo di lavorazione – coperto da 25 brevetti internazionali – la pietra sinterizzata è completamente inassorbente, ma le sue elevate performance vanno oltre: comprendono infatti la resistenza ai raggi UV – che impedisce alle lastre di subire una variazione della cromia se esposte alla luce del sole -, così come a qualsiasi temperatura, escursione termica e nebbia salina. Se impiegata come rivestimento di piscine, non viene inoltre alterata da cloro o prodotti usati per la manutenzione degli impianti e la sua facilità di lavorazione, analoga alla pietra naturale, consente di operare tagli, fresature o incisioni per l’inserimento di bocchette, apparecchi di illuminazione subacquei o per la realizzazione di bordi o scalini, dove è possibile replicare le finiture tattili della pavimentazione.

Nell’ambito della progettazione di piscine, Lapitec viene poi apprezzato per la sua disponibilità fino al maxi-formato di 3365×1500 mm, che consente di limitare la presenza di segni di giunzione e di ridurre così gli interventi di manutenzione necessari. 

La collezione Essenza, con 11 nuance ispirate ai colori della terra (bianco, beige, marrone, grigio e nero) e realizzate con una miscela di minerali 100% naturali, risulta ideale per la progettazione di vasche e piscine, grazie alle finiture Lithos, Dune, Vesuvio e soprattutto Arena, che arriva ad avere un coefficiente di attrito pari a R13, nel pieno rispetto della normativa DIN 51130. Non mancano poi le finiture lisce lucide (Lux) e opache (Satin) che, impiegate per la pavimentazione delle vasche, regalano particolari effetti visivi grazie anche alla loro capacità d’interazione con la luce.

www.lapitec.com

Immagine di apertura e in basso grande: Villa Lea a Montecarlo, progetto di Studio Donizelli, ph di Andrea Martiradonna, courtesy of Sky-Frame

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