Il (vero) design sostenibile

We Love_Nea Studio

Che direzione sta prendendo il design?

In uno scenario abitato da uffici stampa che promuovono prodotti qualunque vendendoli come eco-solidali solo sulla base di qualche kWh in meno di consumo, o truffaldine campagne social #plasticfree dove “tanto l’importante è acchiappare qualche like”, ci sentiamo in dovere di condividere alcune idee design-friendly di realtà che si sono DAVVERO messe in discussione per compiere un passo nei confronti dell’ambiente, con risultati esteticamente più o meno discutibili, ma comunque rimarchevoli.

Veuve Clicquot, dopo alcune sperimentazioni con packaging in amido di mais (materiale non in linea con l’immagine aziendale), ha ideato una nuova confezione in materiale 100% biodegradabile ricavato dalle bucce degli acini d’uva; meno prestigiosa, ma certamente più sostenibile.

X-Shore, compagnia svedese, ha presentato una delle prime barche 100% elettriche per il mercato dei consumatori. Un’idea che aveva in cantiere dagli anni ’90, ma che solo le tecnologie odierne hanno reso possibile. L’aspetto forse è opinabile, ma l’intenzione nobile, per ridurre a zero le emissioni in mare.

San Benedetto porta anche in Italia le lattine d’acqua in alluminio 100% ricicabile, già molto diffuse nei paesi anglofoni e solo recentemente presentate allo schizzinoso mercato italiano. Non siamo abituati a vedere l’acqua in lattina, è vero, ma considerato che non ne altera il sapore e che lo si fa per una giusta causa, possiamo chiudere un occhio.

In tema di materiali alternativi, Nea Studio di Nina Edwards Anker ha presentato una lampada a sospensione realizzata in alga marina (chlorophyta) , trovando il corretto modo per conservare il materiale senza alterarne le caratteristiche estetiche, pur migliorandone la durata e la resistenza.

Non è il primo tentativo di sfruttare il materiale per progettare oggetti del quotidiano. Prima della Anker, tra gli altri, anche i designer Jonas Edvar e Nikolaj Steenfatt avevano ri-usato le alghe per dare vita una seduta.

Bravi. Bravi, bravi bravi.

 

Ivan Granolla

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