Antrax IT per una villa in Costa Smeralda

antrax cop

Il paesaggio selvaggio della Sardegna, la sua vegetazione mediterranea, i rilievi prossimi alla costa e le grandi insenature rocciose diventano una sintesi architettonica nel progetto curato da Stefania Stera, fondatrice di Stera Architectures, per una villa privata a Porto Cervo. Tra volumi plastici e un layout complesso, l’abitazione si integra nel territorio della costa Smeralda, con un lungo affaccio sul mare, e si apre su un ampio cortile ombreggiato, protetto dal vento e illuminato solo dalla luce del tramonto, attorno al quale si articolano spazi e terrazze per circa 350 mq. La casa è plasmata come se fosse uno dei massi levigati dall’acqua e dal vento del litorale: ha un colore grigio che rievoca i ciottoli, con un perimetro fluido ora ritagliato da vuoti, aperture e tunnel, ora con sporgenze che rendono il suo aspetto ancora più spontaneo e affine alla morfologia del luogo.

Fin dall’infanzia mi sono arrampicata sulle rocce sarde, di cui conosco a memoria tutti i rilievi e le forme fantastiche che hanno nutrito il mio immaginario. La casa in Sardegna si inserisce in quei volumi naturali. Il committente è in sintonia con questi temi e mi ha lasciato la libertà totale di creare una disposizione poco borghese degli spazi e degli utilizzi. Gli ho promesso ‘un palazzo da abitare a piedi scalzi’ che ora ha preso forma” racconta la direttrice dello studio di architettura, con sede a Parigi, che ha incastonato le stanze della villa, sviluppata per 750 mq, tra le preesistenze del lotto. Il piano 0 è fatto di blocchi separati, dotati di zone notte con la massima privacy, e su questo si imposta ‘a ponte’ il livello superiore, dedicato al living e completato da due grandi suite con servizi.

Le pareti esterne della villa sono quasi interamente in intonaco grigio antracite, liscio, che si armonizza con il granito utilizzato per l’ingresso e per alcuni degli spazi esterni. Contrasta invece con questo mimetismo l’impiego di piastrelle ceramiche di piccole dimensioni, decorate a mano con pattern di colore azzurro, blu e turchese, che definiscono ambienti indoor e outdoor dalla cifra fortemente mediterranea. Ci sono poi rivestimenti in legno, in resina levigata, in marmo naturale di differenti tipologie, in spazi ampi e luminosi, dominati dal colore bianco, dove i confini tra interno ed esterno si perdono e si fondono nella valorizzazione del panorama.

Ne sono un esempio gli ambienti bagno, in cui le ampie finestrature con morbidi tendaggi in tonalità avorio permettono di accedere direttamente ai terrazzi, con nicchie in pietra e un’immagine di grande benessere dato dalle forme, dai materiali e dal rapporto con la vegetazione. I morbidi profili dell’architettura si ritrovano qui nei lavabi a incasso, nei vani doccia e nei radiatori, modello Tubone di Antrax IT, scelti in colore bianco per riscaldare gli ambienti durante le stagioni più fredde. Disegnato da Andrea Crosetta, Tubone deriva da un tubolare in acciaio dalla sezione importante – 60 mm -, utilizzato per dare vita a un anello a forma allungata disponibile in tre differenti moduli che possono essere replicati, sovrapposti (fino a due corpi scaldanti) ed eventualmente accessoriati con un maniglione portasalviette. Nel progetto di Stera Architectures, Tubone è inserito con alimentazione ad acqua e replica la cromia selezionata per le rubinetterie, gli accessori e l’involucro interno, in un gioco dove la composizione progettuale è essenziale e allo stesso tempo vincolata in modo indelebile al luogo e al contesto, di cui ne diventa un manifesto contemporaneo.

www.antrax.it

Foto: copyright Tiziano Canu
Leggi tutte le news di
X